Bracconaggio. Fucilate contro specie protetta, 40enne salernitano rinviato a giudizio. Enpa parte civile: no al depotenziamento del CFS e della Polizia Provinciale

Un 40enne salernitano è stato rinviato a giudizio dalla Procura di Lagonegro (Potenza) e dovrà dunque comparire in aula il 13 gennaio 2016, per avere ucciso a fucilate due esemplari di pispola; uccelli appartenenti ad una specie soggetta a speciali misure di conservazione (direttiva Uccelli e legge 157/92) e, quindi, non cacciabile. Il fatto è accaduto nel novembre del 2014 nel territorio del Comune di Montesano sulla Marcellana (Salerno). Il presunto bracconiere, se riconosciuto colpevole, rischia la condanna all'arresto da due a otto mesi o al pagamento di un'ammenda da 774 a 2.065 euro. L'Ente Nazionale Protezione Animali chiederà di costituirsi parte civile.

«Per il nostro Paese il bracconaggio rappresenta una vera piaga sia per quanto riguarda episodi individuali sia per quanto riguarda attività su vasta scala, spesso riconducibili alle organizzazioni criminali», spiega Annamaria Procacci consigliere nazionale di Enpa e responsabile dei rapporti istituzionali per la fauna selvatica. E tra le “zone calde” della Penisola ci sono non soltanto le Valli del Bresciano, vittime pettirossi e altri piccoli uccelli; lo Stretto di Messina con la strage di rapaci e cicogne durante la migrazione primaverile; ma la Campania, in particolare l'isola di Ischia che si trova al centro delle rotte migratorie dei piccoli uccelli, e il Casertano.

«Il danno che i bracconieri causano alla biodiversità è irreversibile tanto per la Campania e l'Italia, quanto, più in generale per la comunità internazionale, dal momento che i selvatici, patrimonio indisponibile dello Stato (legge 157/92), trascendono barriere e confini nazionali. In questa situazione caratterizzata da un'attività illegale così pesante è gravissimo anche solo pensare di poter depotenziare se non addirittura sciogliere quelle forze, quali il Corpo Forestale dello Stato e la Polizia Provinciale, cui sinora è stato affidato il controllo del territorio per la prevenzione e la repressione di attività illegali nei confronti degli animali e dell'ambiente». 

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