Barriere fatali, Sabato 7 settembre a Spineda di Riese Pio X (Treviso) in piazza per chiedere misure anticollisione lungo la Pedemontana Veneta

Dal 2016 la Lipu e il consigliere regionale Andrea Zanoni hanno ripetutamente invitato la Regione Veneto e gli Enti Competenti per i lavori della Superstrada Pedemontana Veneta (SPV) a non utilizzare pannelli antirumore trasparenti, i più pericolosi per gli uccelli. Per i tratti dove sono già stati installati, sono stati inviati numerosi suggerimenti tecnici sulle azioni utili a limitarne il rischio d’impatto. La pericolosità di queste barriere in vetro alte fino a cinque metri infatti, puo’ esser limitata con la semplice applicazione di marcature adesive o serigrafie.

Ad oggi, l’installazione di pannelli antirumore in vetro lungo la SPV è continuata e, ad esclusione di pochissimi tratti, non sono state applicate le indispensabili misure anticollisione. In alcuni tratti, questi pannelli sono posizionati in corrispondenza di corsi d’acqua, naturale area di riferimento per gli spostamenti della fauna. La Lipu di Vicenza, registrando numerosi impatti ha continuato ad inviare richieste d’intervento alla Regione Veneto. Nel luglio 2019 le numerose richieste hanno finalmente ricevuto una risposta dalla Regione Veneto, che promette l'applicazione delle marcature anticollisione, non specificandone pero' la tempistica. Nel frattempo, nel corso di questa ultima estate purtroppo le collisioni si sono moltiplicate.
Per la sola provincia di Treviso, in una giornata di fine agosto, ai piedi dei pannelli antirumore privi di marcature o adesivi, nel tratto che attraversa il Comune di Volpago del Montello, sono stati contati circa 25 esemplari deceduti, di cui ben due specie protette (L. 157/92) ed una particolarmente protetta (allegato I Direttiva 2009/147/CE, si veda Nota 2). Nel tratto di SPV in costruzione nel Comune di Riese Pio X, sono stati ritrovati 6 esemplari, di cui tre specie protette ed una particolarmente protetta.
Sono in corso delle chiare e gravi violazioni delle norme di tutela della fauna selvatica. Inoltre, come recita l’articolo 1 della Legge 157/92, la fauna selvatica, in quanto patrimonio dello Stato, deve essere tutelata. La norma tecnica italiana Uni 11160 raccomanda di “adottare misure che fungano da avvertimento per salvaguardare la fauna avicola da urti accidentali contro il sistema antirumore”.

Sottolineiamo che i numeri sopracitati sono dati raccolti in un solo giorno riferiti a due sole località, rappresentano quindi un campione molto ridotto. Alcuni esemplari impattati potrebbero essersi feriti e deceduti a distanza dai pannelli, altri potrebbero esser deceduti ed esser stati prelevati da gatti o predatori selvatici. Il numero reale di uccelli morti dall’inizio dell’installazione di queste barriere è sicuramente inaccettabile. L’ennesima importante fase migratoria degli uccelli selvatici è iniziata ed il fortissimo rischio d’impatto con le barriere antirumore installate lungo la SPV permane.

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