Appello di Enpa, Collina dei conigli, Lav e altre 78 associazioni: “non cancellate la legge randagismo”

Si è svolta oggi alle ore 10.30 presso il Consiglio Regionale della Lombardia la conferenza stampa indetta da LAV, ENPA, La Collina dei Conigli e a cui sono intervenuti anche rappresentanti di ANCI e UPL oltre che la Vice Presidente del Consiglio Regionale, Sara Valmaggi, il consigliere Marco Carra (PD), le consigliere Lara Magoni (Maroni Presidente) e Paola Macchi (M5S), il consigliere Fabio Altitonante (FI). 
 
Con la motivazione di semplificare il Testo Unico delle leggi in materia di Sanità (T.U. l.r.33/2009), la Regione sta sostanzialmente cancellando parti significative della legge “randagismo”. In vista del voto finale di domani in Aula, alla lettera appello trasmessa in settimana ai consiglieri regionali e sottoscritta da ben 78 associazioni operanti in Lombardia, oggi si aggiunge la conferenza stampa in cui le associazioni animaliste hanno nuovamente rappresentato le gravi modifiche alla normativa regionale per la prevenzione del randagismo e la tutela degli animali d’affezione. 
 
Le associazioni hanno manifestato un forte disappunto per la totale mancanza di coinvolgimento nel processo di revisione della normativa regionale. Le associazioni non sono state infatti invitate al processo di revisione sia in fase di riscrittura della nuova legge, sia ad iter legislativo avviato e senza la possibilità di potersi esprimere nemmeno in una formale audizione presso la commissione consiliare referente.
 
Il risultato è che sono stati cancellati principi cardine della normativa regionale, come: l’obbligo di apertura al pubblico dei canili; il riconoscimento delle colonie feline; specifiche competenze attribuite alle ATS; la clausola valutativa, ossia lo strumento di specifica rendicontazione sull’uso dei finanziamenti stanziati in relazione alla valutazione dei risultati ottenuti. Le 78 associazioni firmatarie, insieme a LAV, ENPA, La Collina dei Conigli ed ai rappresentanti di ANCI e UPL nella Consulta Regionale Randagismo, sono certe che il Consiglio Regionale non vorrà ignorare questo appello che nasce dalla preoccupazione e dall'impegno di chi si è fatto portavoce di una posizione largamente condivisa dai cittadini lombardi. 
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