Appello di Enpa ai negozi di animali: no alle tartarughe guance gialle

La Sezione di Savona, pur esprimendo contrarietà alla compravendita di animali – gli animali non sono oggetti ma esseri senzienti che vanno trattati come tali – lanciano un appello ai commercianti affinché non detengano e non mettano in vendita tartarughe americane “guance gialle”. Da piccole, infatti, le “guance gialle” catalizzano l’attrazione irresistibile di molti bambini che riescono a convincere i loro genitori ad acquistarle. Poi, però, le tartarughe crescono ed hanno bisogno di acquari più grandi o, meglio ancora, di un laghetto o uno stagno. Ma crescono anche i bambini che finiscono inevitabilmente per avere altri interessi e per disinteressarsi degli animali. Con il risultato finale che le povere “guance gialle” vengono abbandonandole nei corsi d’acqua della provincia. Qui o muoiono per inedia o, se riescono a sopravvivere, oppure aggrediscono – per sopravvivere – la piccola fauna ittica locale.

I pochi centri di raccolta della ex Forestale e delle associazioni animaliste, o di privati che le accettano (spesso a pagamento), sono al collasso ed anche la Protezione Animali savonese, che ne recupera almeno una trentina all’anno, non se la passa meglio.

E lancia l’ennesimo appello per trovare una casa, con laghetto o stagno, all’ennesima vittima di questa moda funesta, sperando ancora che il Parlamento, dopo il divieto di importazione, allevamento e vendita della specie “guance rosse”, lo imponga anche per la più comune e diffusa “guance gialle”; una signora di Albenga non può più tenere il soggetto nella foto e cerca qualcuno che lo voglia adottare; chi è interessato telefoni al numero 335 342250, è urgente.

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