Animali. Suino ucciso a Cosenza per un evento “artistico” con fondi pubblici. Enpa: fatto di gravità inaudita, pronte denunce penali. Stop immediato a uso animali

Un suino è stato ucciso a Cosenza durante una ”perfomance” tenutasi in occasione della rassegna artistica “Bocs Art”; una manifestazione pubblica finanziata con fondi pubblici, tenutasi nella città calabrese tra dicembre 2015 e gennaio 2016. Lo rende noto l'Ente Nazionale Protezione Animali che, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni, ha contattato gli organizzatori dell'evento, l'associazione “I Martedì Critici”, i quali hanno confermato l'uccisione del suino da parte di uno dei partecipanti, dissociandosi e declinando ogni loro coinvolgimento nel fatto. Anche se è sorprendente che gli organizzatori di una manifestazione non ne supervisionino preventivamente i contenuti e, avuta notizia di un reato, non lo denuncino alle autorità competenti. Chi continua a tacere, invece, sono le istituzioni locali, il Comune (commissariato) in primis che figura come co-organizzatore; il che lascia supporre che le istituzioni cosentine non abbiano il pieno controllo del territorio da esse amministrato.
 
L'Ente Nazionale Protezione Animali ha attivato l'ufficio legale per accertare tutte le responsabilità del caso; in particolare per capire se la mattanza sia mai stata autorizzata dalle autorità e se l'amministrazione ne fosse in qualche modo a conoscenza. Per questo l'associazione sta provvedendo a depositare le relative denunce, tra cui una querela per maltrattamento e uccisione di animali nei confronti del presunto autore di questa incredibile mattanza, avvenuta al di fuori di ogni cornice legale.
 
Infatti, secondo quanto noto a Enpa e secondo quanto documentato da un video, il povero suino sarebbe stato legato, issato attraverso una carrucola e sgozzato (sono visibili ampie chiazze di sangue sul pavimento) in uno degli spazi destinati alla manifestazione mentre alcune persone, indifferenti all'agonia dell'animale, riprendevano il tutto con telecamere e smartphone. Una volta ucciso l'animale, il “frutto” dello scempio sarebbe stato esibito al pubblico, mostrando parti del povero suino. «Ciò che è accaduto a Cosenza – dichiara la presidente nazionale di Enpa – è di una gravità inaudita: uccidere animali per presunte forme di divertimento e di rappresentazioni “artistiche” è la negazione di ogni principio di civiltà. Nella città calabrese è stato passato il segno: chiediamo una moratoria immediata sull'uso di esseri viventi per manifestazioni, iniziative ed eventi di questo tipo. E' ora di dire basta alla sfruttamento di animali per questo tipo di iniziative. Iniziative che, sono causa di sofferenza e, sempre più spesso, di morte».
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