Animali. Premio Internazionale Fedeltà del Cane, tra i premiati Paola Tintori per il progetto “Adotta un nonno” realizzato dall’Enpa di Perugia

Il prestigioso riconoscimento “Premio Internazionale Fedeltà del Cane”, manifestazione che dal 1962 si svolge a Camogli (Genova) in occasione della festa patronale di San Rocco, sarà assegnato quest'anno anche a Paola Tintori per il progetto “Adotta un nonno” realizzato presso il canile comunale di Perugia, gestito dalla locale Sezione Enpa.
Ispirato ad una analoga iniziativa della Sezione Enpa di Vicenza, fortemente voluto e organizzato da Paola Tintori, membro della Giunta Esecutiva di Enpa e responsabile del rifugio di Perugia nonché figura storica dell'associazione, il progetto “Adotta un Nonno” ha permesso da ottobre 2015 ad oggi di trovare una famiglia a ben 18 cani anziani della struttura umbra. Animali, questi, che purtroppo – e a torto – hanno molte meno possibilità di essere adottati e per i quali, quindi, è molto concreto il rischio di trascorrere il resto della vita all'interno di un canile.

L'obiettivo del progetto, concepito da Tintori sulla scia dell'esperienza maturata anche come responsabile della Rete Solidale Enpa (finalizzata a prevenire e contrastare il randagismo creando collaborazioni tra tutte le professionalità e tutte le realtà associative), è dunque quello di colmare il “gap adottivo” tra cuccioli e senior, regalando a questi ultimi la prospettiva di trascorrere il resto della vita nell'atmosfera serena di una casa.

Per questo, Tintori ha puntato su una formula di sicuro successo: garantire alla famiglia adottiva del “nonno” tutta l'assistenza veterinaria di cui il cane possa aver bisogno una volta uscito dal rifugio. L'idea è vincente perché permette di ampliare in maniera considerevole la platea dei possibili adottanti, includendo anche coloro i quali, per i più disparati motivi, non fossero in grado di sostenere i costi economici di tale assistenza, che resta a carico di Enpa per tutta la vita dell'animale. Non è dunque un caso se tra i 18 nonni adottati, ce n'erano tre con seri problemi cardiaci.

«”Adotta un nonno” è un progetto vincente, per tutti. Per i cani meno fortunati – spiega Tintori – per i quali si aprono concrete possibilità di lasciare il canile, seguiti sempre da Enpa; per le persone, anche le meno abbienti, penso ai tanti nonni umani, che hanno la possibilità di vivere con un compagno fedele; ma anche per quei comuni interessati a ridurre il randagismo massimizzando il benessere degli animali. Un circolo virtuoso, insomma, che ci piacerebbe esportare anche in alte realtà».

Facebook
Twitter
LinkedIn