E' iniziato oggi, con la presentazione della richiesta dell'Enpa di essere ammessa tra le parti civili, il processo contro J.B., il fantino 33enne accusato di avere causato con la propria condotta la morte del cavallo Mamuthones deceduto durante il palio di Asti nel settembre 2013. Con grande stupore della Protezione Animali, tra i soggetti che hanno chiesto di costituirsi in giudizio non figura il Comune di Asti, che ha dunque perso un'importante occasione per dare un forte segnale di civiltà a tutto il mondo dei palii e delle manifestazioni con animali che sono spesso causa di gravi maltrattamenti.
Accusato di avere maltrattato il cavallo, il fantino rischia la condanna alla reclusione da tre mesi ad un anno e il pagamento di una multa da tremila a 15 mila euro; qualora venisse dimostrato che tale maltrattamento ha causato la morte dell'animale, l'imputato vedrebbe aumentata la pena della metà. «Se il giudice, come ipotizzato nell'atto di rinvio a giudizio e come noi speriamo accada, dovesse riconoscere tale aggravante – commenta l'avvocato dell'Enpa, Claudia Ricci – andrebbe a stabilire un precedente molto importante perché riconoscerebbe un nesso di causa-effetto tra il maltrattamento subito da un animale e la sua successiva morte, con un evidente peggioramento per la posizione dell'uomo per il quale, se riconosciuto colpevole, auspichiamo una condanna esemplare.»
