E' iniziata oggi, lunedì 6 giugno, l'operazione “CARA Mineo” promossa dall'Ente Nazionale Protezione Animali con l'obiettivo di sterilizzare, vaccinare, prestare assistenza ai randagi che vivono nel Centro di Accoglienza Richiedenti Asilo di Mineo (Catania). Sino a pochi anni fa la popolazione canina del CARA – la più grande struttura di accoglienza in Europa con ben 4mila migranti e con una superficie di 253mila metri quadrati – era composta soltanto da quattro animali, entrati chissà come nel centro. Poi, con il tempo, il loro numero è aumentato senza sosta fino a raggiungere gli attuali 80 esemplari. Oggi il pericolo è che il loro numero continui a crescere in maniera esponenziale con tutti i problemi conseguenti, non solo per la convivenza con le persone, ma per la salute stessa e il benessere degli animali.
Insomma, era urgente intervenire e occorreva farlo subito, prima che la situazione potesse sfuggire di mano, diventando ingestibile. Per questo, Enpa ha schierato sul posto una task force formata da ben 20 volontari – medici veterinari, coordinatori alla logistica, addetti alle catture, messi a disposizione dalle Sezioni di Catania, Manfredonia, Roma – con il supporto di due ambulanze veterinarie (tra cui Isotta), di un'automedica e del furgone “Amici Cucciolotti”. Gli interventi chirurgici invece vengono eseguiti all'interno di un ospedale veterinario da campo, allestito nel fine settimana da un primo nucleo della task force, giunto a Mineo proprio con l'obiettivo preparare il terreno alla missione. Missione alla partecipa anche una mediatrice culturale, poiché l'iniziativa è stata concepita da Enpa come una operazione di solidarietà a tutela del benessere degli animali e attenta ai diritti e al destino dei richiedenti asilo.
L'operazione “CARA Mineo” – coordinata dal Direttore Generale della Protezione Animali, Michele Gualano, e dalla responsabile del Programma Rete Solidale, Paola Tintori con la responsabilità sanitaria del veterinario Meir Levy – viene svolta con i fondi dell'Ente Nazionale Protezione Animali e con la collaborazione della Prefettura di Catania, del Comune di Mineo, della Asp di Catania e della direzione del CARA.
«Interveniamo per sanare una situazione divenuta insostenibile – dichiara la Presidente Nazionale di Enpa, Carla Rocchi – e per contenere il randagismo all'interno del centro per richiedenti asilo e nel territorio di Mineo. Se non sterilizzati, i cani si riprodurranno in maniera esponenziale determinando una emergenza gravissima e una situazione in cui il benessere animale non è tutelato. Con la nostra missione, alla quale ha dato un contributo preziosissimo la senatrice PD Silvana Amati avviamo una collaborazione con la Prefettura, con il Comune di Mineo e con la Direzione del CARA grazie alla quale il controllo del randagismo sarà continuo e costante anche in futuro».
Le operazioni si concluderanno presumibilmente il 10 giugno.