Animali. Nuovo ponte aereo da Kabul: in Italia anche Sam e Roma, i figli della cagnetta Arena arrivata ad aprile. Enpa: grati a Nowzad che ha sostenuto le spese di viaggio dei due cuccioloni

Si erano separati ad aprile quando la mamma, la cagnolina Arena, aveva lasciato Kabul per raggiungere la sua nuova famiglia (umana) in Italia. Tre mesi dopo, la cagnetta Roma e il cane Sam hanno seguito le orme della madre e sono arrivati anch’essi nel nostro Paese, dove presto conosceranno la loro nuova famiglia. Ad accogliere i due cani, all’aeroporto di Fiumicino, i volontari dell’Enpa di Roma e personale della Sede Centrale che li hanno portati in una struttura protetta per un breve soggiorno; qui i due avranno modo di recuperare le fatiche del lungo viaggio. Sam e Roma, infatti, sono sbarcati dall’aereo in buone condizioni di salute ma apparivano un po’ frastornati, soprattutto a causa degli scali che li hanno portati ad attraversare ben tre capitali: Dubai (capitale di uno dei sette emirati che compongono gli Emirati Arabi Uniti), Amsterdam (Olanda) e infine Roma.

I due cuccioloni – racconta Enpa – hanno circa un anno, tuttavia, nella loro breve vita, hanno già passato molte peripezie. Hanno vissuto la guerra, la paura e la fame ad Herat, ma qui hanno anche avuto modo di conoscere la generosità dell’uomo (o meglio di alcuni uomini) grazie a un militare italiano che li ha curati, li ha accuditi, e che, con una segnalazione ad Enpa, ha donato loro la possibilità di un futuro sereno. Infatti, grazie alla partnership tra Enpa e Nowzad, l’associazione angloamericana che opera in Afghanistan per sostegno agli animali randagi e per il rimpatrio di quelli adottati dai militari, Arena, Sam e Roma sono stati prelevati da Herat insieme con i loro fratelli (all’epoca la famiglia di quattro zampe era composta da sette cani) e portati al sicuro dalla guerra in uno dei rifugi gestiti da Nowzad a Kabul. Dove avrebbero atteso di essere adottati. Ma le loro traversie non erano finite. Come talvolta capita, soprattutto nelle situazioni più difficili, Arena e i suoi cagnolini, all’epoca di poche settimane, contraggono un brutto virus. Oltre a mamma cane, sopravvivono solo in due. Si decide a quel punto di affrettare le pratiche per un’adozione. L’Italia appare subito come in candidato ideale, anche perché sei anni prima – era il 2012 – il nostro Paese aveva  accolto altri due cani afgani, Bruno e Chiara.

E così, non appena torna in forze, Arena viene messa in lista d’attesa; per Sam e Roma, invece, c’è da attendere ancora un po’ visto la giovane età. Ad aprile, infine, arriva luce verde per Arena, che, grazie ad Enpa – l’associazione copre le spese di viaggio della cagnolona – atterra sana e salva a Fiumicino. Con lei, vengono rimpatriati anche tre “gatti soldato” soccorsi sempre ad Herat.

Per i cuccioloni, invece, c’è da attendere ancora qualche settimana. Poi, a metà giugno, arriva l’ok. Inizia una corsa contro il tempo per organizzare il viaggio. Ma tutto fila liscio, perché Nowzad dà uno straordinario aiuto ai due animali e ad Enpa, sostenendo le spese per il biglietto aereo di Sam e Roma. Che avranno presto la possibilità di incontrare nuovamente la loro mamma e, naturalmente, la loro nuova famiglia.

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