Animali nel Rapporto Italia 2020: crescono accoglienza, sensibilità e dedizione verso i pet. I dati Eurispes confermano le nostre osservazioni dirette

E’ un quadro positivo per gli amanti degli animali quello tracciato dal 32mo Rapporto Italia Eurispes, presentato oggi a Roma. Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa: “Cresce l’accoglienza, la sensibilità e la dedizione degli italiani nei confronti degli animali. Aumenta la cultura e l’etica. Gli animali sono parte di un numero sempre maggiore di famiglie”.

Secondo l’Eurispes, quattro italiani su dieci (39,5%) accolgono almeno un animale in casa (erano il 33,6% nel 2019 e il 32,4% nel 2018). In particolare, nel 20,7% dei casi un animale, nel 9,6% dei casi due pet, nel 5,6% tre, nel 3,6% più di tre. In quasi la metà dei casi si tratta di un cane (48,8%). A scegliere un gatto sono il 29,6%. Il restante 21,6% si divide tra i possessori di uccelli (3,5%), tartarughe (3,4%), pesci (2,9%), criceti (2,4%), conigli (2,3%), cavalli (1,8%). “Continua dunque a crescere l’accoglienza – commenta Carla Rocchi – e gli animali ormai hanno un importante ruolo affettivo nelle famiglie. Basti pensare anche alla strada tracciata dalla giurisprudenza italiana che comincia a trattare gli animali sotto il profilo affettivo e dell’attaccamento sia delle persone verso gli animali che viceversa. Un esempio: sono sempre più comuni gli affidi congiunti dei pet in caso di separazione”.

“Anche per questo, e per l’esperienza e l’osservazione diretta che il nostro Ente ha quotidianamente sul territorio – continua Carla Rocchi – non ci stupisce il dato Eurispes sul lutto: ‘quando l'animale di casa muore, la perdita è vissuta come un vero e proprio trauma’. Una volta si faceva anche della facile ironia quando si vedeva soffrire una persona per il proprio animale. Oggi non solo è entrato a far parte di una cultura diffusa ma, per affrontare al meglio il dolore immenso che si prova al momento del distacco, esistono corsi e servizi di assistenza alle persone che stanno vivendo questi momenti difficili.”

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