Animali e “arte”. L’Enpa lancia mail bombing contro la mostra di Herman Nitsch a Palermo

La diffida inviata dall'Ente Nazionale Protezione Animali, il parere contrario espresso dall'ufficio diritti animali e le proteste di numerosissimi cittadini in tutta Italia, non sono finora bastati a far cancellare o a fare annullare la mostra di Herman Nitsch in programma a Palermo presso lo spazio “Zac” a partire da venerdì 10 luglio. Per questo l'Enpa, che invita tutti i palermitani a disertare la rassegna, ha promosso – attraverso il proprio sito internet e la propria pagina Facebook (www.facebook.com/enpaonlus), un mail bombing per sollecitare un intervento in extremis delle autorità competenti e per esprimere il dissenso di quanti sono contrari a iniziative di tale tenore.

«Individui come questo personaggio, che non è nuovo a tali espedienti ed alla ricerca attraverso il macabro di un consenso che non riscuoterebbe in altro modo, contano su deprimenti “effetti speciali”, per conquistarsi la loro porzione di fama. Dai cani randagi di Jan Fabre alla pecora di Hirst fino ad arrivare alla tristemente nota Katinka Simonse – dichiara la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi – stiamo ormai assistendo ad una vera e propria “degenerazione”: a costoro non interessa la ricerca né del bello né dell'armonia, né, tanto meno, aspirano a parlare il linguaggio universale dell'arte. Il loro vero obiettivo è di scandalizzare con pseudo-provocazioni finalizzate a rimestare nel torbido. A tacere dei vantaggi economici che ne ricavano».

«Trovo deprimente e inspiegabile che le autorità di Palermo, città apprezzata in tutto il mondo per la sua storia e la sua tradizione artistica, abbiano dato il loro consenso a questa rassegna – prosegue Rocchi – realizzata non solo uccidendo esseri viventi, ma calpestandone la dignità, e negando loro anche le più elementari forme di pietà o rispetto. Attribuire valore culturale a manifestazioni del genere è anacronistico, inadeguato e del tutto improprio, ed offende profondamente la sensibilità della gran parte dei cittadini». 

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