Sono 163 gli animali oggetto di un sequestro penale compiuto compiuto nei giorni scorsi dalle Guardie Zoofile dell’Enpa di Catania presso un negozio di animali di Fiumefreddo di Sicilia (Catania). L'intervento dei volontari della Protezione Animali catanese è scattato in seguito ad alcune segnalazioni relative ad animali detenuti in precarie condizioni igieniche all'interno di un esercizio commerciale.
Ma quando sono giunti sul posto, i volontari dell'Enpa hanno trovato una situazione di gran lunga peggiore di quella denunciata: numerosi mammiferi, rettili e uccelli erano tutti impilati in gabbie, molte delle quali inadatte alle caratteristiche etologiche degli animali. Come nel caso di due serpenti albini della specie Elapha Obsoleta Lindheimeri, rinchiusi in contenitori di plastica dove di norma vengono messi i pesciolini; delle tartarughe Scripta Scripta poste a diretto contatto con la vetrina; o dei gatti europei di circa 40-50 giorni – in cattive condizioni di salute – impilati sopra topolini, ratti, conigli e persino cincillà. In un locale attiguo, adibito a deposito, le Guardie Zoofile dell'Enpa di Catania hanno trovato altre pile di gabbie dove erano stati sistemati esemplari appartenenti a diverse specie: conigli (alcuni dei quali “in dolce attesa”), furetti, inseparabili, passeri e vari ibridi di cardellini/canarini.
Dalle verifiche dell'Enpa è risultato che l'esercizio commerciale era sprovvisto della documentazione necessaria, relativa alla detenzione e alla commercializzazione degli animali; animali di cui – pertanto – non si è in grado di conoscere la provenienza. La titolare del negozio è stata denunciata per maltrattamento, abbandono e detenzione illecita di animali. Sul posto è intervenuta anche la Polizia Municipale che, unitamente ai Veterinari dell’ASP3 competente per territorio, hanno formalizzato le contestazioni relative alle violazioni amministrative. Gli animali sequestrati, causa l’indisponibilità ad accoglierli da parte delle autorità competenti, sono stati affidati alla stessa esercente con severe prescrizioni sulle modalità di detenzione. Infatti, il Centro Recupero fauna selvatica non può più ricevere esemplari sequestrati e il Corpo Forestale dello Stato – così come l'Asp3 veterinaria – non è attrezzato per tali emergenze. La Sezione Enpa di Catania ha offerto la propria disponibilità alla magistratura per individuare privati cittadini disposti prendere in affidamento (in giudiziale custodia) gli animali.