ANIMALI. DELFINARIO E NIDI ABBATTUTI, A RIMINI IL NON INVIDIABILE PRIMATO DI CITTA’ OSTILE AGLI ANIMALI. ENPA: TRADITE LE PROMESSE DEL SINDACO

Mentre un numero crescente di città e comuni italiani, spinti dalla grande sensibilità degli italiani per la tutela e la protezione degli animali, sta facendo a gara per l'adozione di misure “animal friendly”, Rimini invece si muove in netta controtendenza e si candida a conquistare il poco invidiabile primato di città ostile agli animali. Purtroppo – spiega l'Enpa – la condotta seguita dall'amministrazione comunale su due questioni di primo piano, vale a dire la riapertura illegittima del delfinario e l'abbattimento degli alberi (con la conseguente distruzione dei nidi) per i cantieri della TRC (Trasporto Rapido Costiero) è stata lontana anni luce da quella linea di trasparenza e di legalità che in campagna elettorale il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, aveva promesso di seguire nel corso del suo mandato.
 
«Promesse che, come spesso accade in Italia, non hanno retto la prova dei fatti. Così è stato per il delfinario, che, nonostante la bocciatura dei ministeri competenti, ha potuto riaprire grazie ad un'autorizzazione pro tempore concessa proprio dall'amministrazione di Rimini come spettacolo viaggiante», commenta la presidente nazionale dell'Enpa, Carla Rocchi. «Così è stato, nel caso della realizzazione Trasporto Rapido Costiero, per l'abbattimento di numerosi alberi avvenuto proprio nel periodo della nidificazione dell'avifauna e della dipendenza dei piccoli dai genitori. E in aperta violazione delle norme europee, nazionali e regionali poste a tutela di una fase così delicata per la vita degli uccelli. Insomma se questa è l'idea di trasparenza del Sindaco Gnassi, c'è di che rallegrarsi.»
 
Di fronte ad un atteggiamento così ostile nei confronti degli animali, l'Enpa, che pure aveva scelto Rimini come sede di numerose iniziative ed attività sociali, preferisce guardare altrove puntando su realtà decisamente più attente e sensibili al rispetto degli esseri senzienti e della biodiversità, invitando i turisti a fare altrettanto. A visitare, ad esempio, la vicina Riccione che nel caso dell'abbattimento degli alberi per il TRC ha mostrato una maggiore disponibilità a trovare soluzioni ad impatto zero sulla fauna selvatica.
Facebook
Twitter
LinkedIn