Il ruolo del veterinario come polizia giudiziaria; la collaborazione tra le varie figure professionali nella identificazione e nella definizione del maltrattamento, anche etologico; le tecniche di polizia giudiziaria e la relativa formazione. E ancora: la correlazione tra crimini contro gli animali e reati contro gli uomini. di cui i primi rappresentano un possibile elemento predittivo; l'importanza della formazione delle forze di polizia su questa specifica materia.
Sono alcuni dei temi al centro della giornata seminariale dal titolo “Riflessioni pratiche applicative sui reati a danno degli animali” in calendario per martedì 17 giugno a Trento presso la sala Rappresentanza del palazzo della Regione con inizio alle 8.30. Organizzato dalla Sezione di Rovereto dell'Ente Nazionale Protezione Animali, dalla testata web Diritto all'Ambiente e dall'associazione Flama D'Anaunia, l'incontro si prefigge l'obiettivo di approfondire un tema vasto e complesso, come quello dei crimini contro gli animali, affrontandolo nelle sue molteplici sfaccettature ed implicazioni. Per questo è previsto l'intervento di autorevoli relatori – il magistrato Maurizio Santoloci; la dottoressa Ivana Sandri, etologa e presidente dell'associazione Flama D'Anaunia; il dottor Alberto Casartelli, veterinario libero professionista ed esperto di animali selvatici; il presidente dell'Enpa di Rovereto, Antonio Russi; Ilaria Ferri, direttore scientifico dell'Enpa – i quali incontreranno una nutrita rappresentanza delle forze dell'ordine per fare il punto sullo stato dell'arte della materia.
«Dall'abbandono al maltrattamento, fino all'uccisione, prevenire e reprimere i crimini contro gli animali è fondamentale per tutelare non solo gli esseri viventi non umani ma gli stessi uomini, poiché, come hanno dimostrato importanti ricerche scientifiche, esiste una stretta correlazione tra i due tipi di reato. Ed è proprio per questa ragione che i crimini contro gli animali vengono considerati come un indicatore predittivo circa la possibilità che tali simili atti di violenza vengano poi replicati sulle persone, soprattutto sulle categorie più a rischio, donne e bambini – precisa il direttore scientifico dell'Enpa, Ilaria Ferri, alla vigilia dell'incontro – . D'altro canto è fondamentale ribadire che per tali crimini è prevista la procedura d'ufficio e che essi devono essere perseguiti e puniti con la medesima determinazione e severità di quelli compiuti a danno degli uomini.»
«L'attività dell'Enpa che si esplica anche con la formazione delle forze dell'ordine, che ringraziamo per la grande partecipazione a questo appuntamento che è diventato un vero e proprio appuntamento annuale – dichiara Antonio Russi, presidente dell'Enpa di Rovereto -, è fondamentale per la prevenzione dei reati in danno degli animali che si realizza anche tramite la collaborazione con le diverse associazioni presenti sul territorio, tra cui Flama D'Anaunia e le diverse figure professionale che sono coinvolte nella protezione e nell'affermazione dei diritti degli animali.»