«Ribadiamo la nostra contrarietà allo sfruttamento degli asini, come di qualsiasi altro animale, per attività che ne mettono in pericolo sicurezza e benessere, e che sono per loro fonte di stress». Lo dichiara l’Ente Nazionale Protezione Animali, tornando sull’incidente che avrebbe coinvolto uno degli asini impiegati a Castelbuono (Palermo) per la raccolta differenziata dei rifiuti. Incidente documentato da una fotografia che mostrava un asino a terra sotto il peso del suo carico. Secondo il sindaco l’immagine si riferiva a un episodio verificatosi in passato quando, per non meglio precisate circostanze un animale sarebbe “scivolato”, cadendo a terra. Una versione, questa, che non sposta di un millimetro i termini del problema.
«Prendiamo atto della smentita del sindaco di Castelbuono, sulla quale ci riserviamo comunque di fare tutte le opportune verifiche. Tuttavia – prosegue Enpa – è lo stesso primo cittadino a parlare di una caduta dell’animale; quindi a confermare, sia pure indirettamente, i rischi e i pericoli connessi all’impiego degli asini per il trasporto della raccolta differenziata. Tanto più Castelbuono è un comune arroccato sulle Madonie, con strade in pendenza a forte rischio cadute».
Anche per questo, l’Ente Nazionale Protezione Animali ribadisce il proprio no all’utilizzo di animali per impieghi che ne possono mettere a rischio l’incolumità e che implicano un dominio dell’uomo di loro. «Non siamo più nell’800 quando lo sfruttamento degli animali era tollerato. Oggi – conclude la Enpa – nessuno è più disposto a tollerare una visione così arcaica, e a maggior ragione non lo dovrebbe essere il sindaco, che ha invece il dovere di dare il buon esempio. Resta intesa che ove emergessero profili di rilievo penale, attiveremo il nostro ufficio legale».