L'Ente Nazionale Protezione Animali, attraverso la propria paginaFacebook, ha lanciato un mail bombing contro il progetto del Comune di Portovenere (La Spezia) che vorrebbe uccidere le caprette dell'Isola Palmaria. Una decisione, questa, tanto più inspiegabile in quanto, sempre ammesso che gli animali rappresentino un reale problema per l'ecosistema isolano, non si capisce come mai non si sia ancora preso in considerazione il ricorso a valide alternative.
Insomma, secondo Enpa, anche a Palmaria si recita lo stesso copione degli abbattimenti; un copione in virtù del quale, a fronte di un presunto problema – la cui controprova scientifica è (il più delle volte) tutta da dimostrare – si individua sempre e comunque un'unica soluzione: il massacro. Quando invece soluzioni diverse sarebbero comunque percorribili. «Come quella dell'adozione. Ci sono infatti diverse strutture, che, se interpellate, potrebbero dichiararsi disponibili ad ospitare alcuni esemplari, così come anche i privati cittadini», spiega Andrea Brutti dell'Ufficio Fauna Selvatica di Enpa. «Tra l'altro – prosegue Brutti – come rendono noto fonti di stampa, sembra che la presenza delle caprette risulti molto gradita ai turisti. E allora perché non farne un elemento di richiamo per il territorio, anziché ucciderle?».
In questo modo non solo si risparmierebbero i 50 mila euro stanziati per l'eradicazione, somma che potrebbe essere utilizzata per ben più nobili fini, ma si contribuirebbe a rendere ancora più ricca, anche dal punto di vista etico, la comunità di Portovenere. Per aderire al mail bombing è possibile cliccare su questo link: www.facebook.com/enpaonlus.