Animali a bordo, la compagnia di navigazione Siremar risponde alla presidente Rocchi

Pubblichiamo di seguito la lettera che l'ingegner Vincenzo Franza, presidente della Compagnia di naviazione Siremar, ha inviato alla presidente naizonale di Enpa, Carla Rocchi, in risposta ad alcune osservazioni circa l'accoglienza dei cani a bordo delle navi Siremar.
 
Gentilissima presidente, per dare adeguato riscontro alla sua garbatissima nota del 12 giugno gioverebbe ripercorrere, sia pure in estrema sintesi, il percorso che ha portato Caronte e Tourist Isole Minori alla responsabilità di condurre il ramo navi dell'ex Siremar.
 
Per economia della discussione, tuttavia, ci limiteremo a dire che le condizioni nelle quali ci è stata consegnata la precedente concessionario la flotta all'ex compagna regionale di navigazione erano (e in parte continua purtroppo a rimanere) di estrema fatiscenza.
 
Navi obsolete e con scarsa manutenzione, tali insomma da non assicurare alla clientela garanzie di poter viaggiare secondo standard di confort adeguati a trasporti del terzo millennio. E per clientela intendiamo soltanto gli umani, ma anche i cani, costretti a condizioni oggettivamente inadeguate.

Gestiamo le navi dell'ex Siremar da poco più di un anno e stiamo investendo risorse ingentissime renderle efficienti, sicure e confortevoli. Tra gli interventi previsti e/o in corso di attuazione anche la creazione di aree attrezzate nelle quali i cani di qualunque taglia possano viaggiare – in relativa libertà – affidati alla custodia esclusiva del proprietario. Contiamo anche di poter di potere rendere fruibili a me a breve e medio termine cabine appositamente accessoriate per l'ospitalità di animali da compagnia.
 
Questo, insomma, per rassicurare Lei e tutta la nostra clientela sulla nostra attenzione a un tema che non per caso è anche al centro dell'agenda politica. Una sensibilità, la nostra, che contiamo – compatibilmente con la situazione sopra descritta – di concretizzare presto in azioni che la rendano ancor più percepibile e manifesta. Naturalmente, il suo intervento – del quale le siamo comunque grati – ci stimolerà a prestare sempre maggiore attenzione al problema.

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