Cane bruciato a Palermo, Enpa denuncia e chiede riconoscimento pericolosità sociale

E’ stato legato con una catena ad un palo a palermo e dato alle fiamme dal suo proprietario, un uomo che oggi ai microfoni di Rai Due ha affermato che il cane era posseduto. “E’ chiaro – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Protezione Animali – che in questa terribile storia di atrocità e degrado riemerge più urgente che mai la necessità di riconoscere la pericolosità sociale per chi compie questi reati contro gli animali. Lo chiediamo insieme a Link Italia da anni e non c’è più tempo da perdere”. L’Ente Nazionale Protezione Animali ha attivato immediatamente il suo ufficio legale attraverso l’avvocato Claudia Ricci, per presentare denuncia contro l’uomo.

“La stretta correlazione – continua Carla Rocchi – esistente tra maltrattamento o uccisione di animali, violenza interpersonale e ogni altra condotta deviante, antisociale e criminale, definita «Link», è stata ampiamente dimostrata dalla letteratura nazionale e internazionale. Il maltrattamento e l’uccisione di animali sono scientificamente ritenuti specifici indicatori di pericolosità sociale, ossia fenomeni predittivi di contemporanee o successive altre condotte devianti, antisociali o criminali. Per questo chiediamo pene severe e che venga anche riconosciuta la pericolosità sociale di questi soggetti”.

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