Ambiente. Enpa: importanti le parole di Gentiloni ambiente e animali, ma i fatti non ci sono. Serve uno “scatto ambientalista e animalista” di fine legislatura

«Le parole pronunciate oggi dal presidente Gentiloni sull’ambiente e sugli animali sono di grande importanza e valore anche perché sono state rivolte a una platea di studenti, a coloro ai qua cui noi tutti affidiamo le speranze di un futuro migliore». Lo dichiara l’Ente Nazionale Protezione Animali. «Tuttavia, a dispetto delle belle parole, è proprio su questo terreno che l’azione dell’esecutivo non c’è stata e continua a non esserci. Se – prosegue Enpa – non è un mistero che il premier abbia raccolto un’eredità pesante, quella dell’esecutivo Renzi, il peggiore per quanto riguarda la tutela della natura, a maggior ragione è necessaria una svolta radicale rispetto al passato; uno “scatto ambientalista e animalista” di fine legislatura che dia concretezza alle posizioni espresse oggi dal premier».
 
Le emergenze riguardano soprattutto la fauna selvatica, patrimonio collettivo di noi tutti, mai sotto attacco come in questo periodo e mai così indifesa, con un ministero – e un esecutivo – che sembrano disinteressarsi a tutto ciò che riguarda la tutela della natura. Nulla è stato detto circa l’uccisione in Trentino dell’orsa KJ2, madre di due cuccioli. Nulla ancora viene detto davanti alle illegittime pretese giustizialiste in Trentino, dove si vorrebbero massacrare i lupi per accontentare gli allevatori che vogliono far pascolare i loro animali senza custodia. E stato inoltre fortemente indebolito il controllo del territorio, con gioia dei bracconieri, degli speculatori e dei “criminali delle fiamme”.  Addirittura si sta cercando in Parlamento di indebolire il sistema di protezione del nostro patrimonio ambientale con un’aggressione senza precedenti alla legge parchi. E lascia increduli che non sia stato ancora adottato un provvedimento di tutela dei selvatici sopravvissuti a roghi e siccità: ai cacciatori è stato permesso di sparare comunque.
 
Ma ci sono anche altre urgenze cui bisogna rispondere prima della fine della legislatura. C’è, anzitutto da portare a casa la riforma del circo, ancora ferma in Senato, con la graduale eliminazione dell’uso di animali; e c’è anche da mettere mano all’inasprimento delle pene per i reati in danno agli animali, con la previsione di misure detentive certe per i condannati. Un’urgenza, questa, non più rinviabile, come dimostrano recenti e terribili casi di cronaca. 
 
«Chiediamo al governo uno “scatto ambientalista e animalista” di fine legislatura che lo desti dal torpore e dalla colpevole indifferenza di questi mesi. Chiediamo al premier Gentiloni di distinguersi dai suoi predecessori e di dare seguito alle proprie parole. Le elezioni – conclude Enpa – sono dietro l’angolo e gli italiani sapranno di certo distinguere nelle urne tra chi si è battuto per la difesa del loro patrimonio di natura e di animali e chi se ne è disinteressato. Un giorni sì e l’altro pure».

Facebook
Twitter
LinkedIn