Ambiente e animali. Enpa all’incontro bilaterale tra la Commissione Europea e il ministero dell’Ambiente. Procacci: guerra al bracconaggio e tutela delle 19 specie a rischio

«Escludere dall’elenco delle specie cacciabili le 19 (Spec1, Spec2, Spec3) classificate in declino o in uno stato di conservazione negativo, che ancora oggi possono cadere sotto il piombo dei cacciatori. Piena tutela delle fasi di riproduzione degli uccelli, in particolare della migrazione prenuziale, senza concessioni né compromessi sulla durata della stagione venatoria». Queste le richieste che la consigliera nazionale di Enpa, Annamaria Procacci, ha indirizzato questa mattina in occasione di una due giorni bilaterale tra la Commissione Europea e il Ministero dell’Ambiente. Centrato sull’implementazione delle direttive Habitat e Uccelli, due pilastri del diritto comunitario in materia di biodiversità, l’incontro si è svolto all’auditorium del ministero dell’Ambiente e si chiuderà domani pomeriggio.
 
«Le due direttive  – ha aggiunto Procacci – hanno segnato una svolta non soltanto in materia di tutela dell’ambiente e degli animali , ma anche dal punto vista culturale poiché hanno diffuso in tutta Europa la consapevolezza dell’importanza del comune “patrimonio di natura”.  Purtroppo, il nostro Paese è in forte ritardo nell’applicazione di queste norme europee, con un gravissimo danno ambientale, soprattutto per quanto riguarda il sistema di Rete Natura 2000, quei Siti di interesse Comunitario (Sic) e quelle Zone di Protezione Special (Zps), fondamentali per la sopravvivenza di tante specie ma minacciato da un grave allentamento dei controlli sul territorio e dalla mancanza di una valutazione di incidenza sulle attività umane, spesso di enorme impatto. Per questo,  chiediamo rigore nell’applicazione delle norme e recupero delle professionalità e degli organici che si sono persi con lo scioglimento della Polizia Provinciale e con l’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri».
 
Nel corso della riunione, la consigliera nazionale di Enpa è anche tornata sul travagliato Piano di Conservazione del Lupo, chiedendone l’urgente approvazione senza alcuna possibilità di uccisione. «Si è trattato di un incontro di straordinaria rilevanza; un’iniziativa concreta che – ha concluso Procacci – spero possa essere la base su cui costruire un percorso condiviso per tutti i cittadini d’Europa».

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