Avrebbe determinato la morte di molti giovani esemplari dell'avifauna e la rottura di numerose uova non ancora schiuse. A finire sotto accusa è la società Ferrovie dello Stato, colpevole, secondo quanto denunciano i volontari della Protezione Animali vicentina, di aver autorizzato una ditta privata ad abbattere sette pini marittimi situati nei pressi della stazione ferroviaria di Grisignano di Zocco (Vicenza). In particolare, ciò che l'Enpa contesta sono le modalità con cui è avvenuto l'abbattimento delle piante. «Le norme europee vietano di abbattere alberi durante il periodo di nidificazione dell'avifauna», ha spiegato Renzo Rizzi, caponucleo delle Guardie Zoofile Enpa di Vicenza. «Siamo stati avvisati da alcuni residenti che abitano a poca distanza dalla stazione – prosegue Rizzi -. Abbiamo compiuto un sopralluogo e abbiamo trovati, tra gli alberi abbattuti, molti nidi con uova spaccate e uccelli morti, alcuni molto piccoli». Preso atto delle precisazioni del Sindaco, il quale ha detto di avere una comunicazione in merito dalla ferrovie ma di non averne saputo più nulla per mesi, le Guardie Enpa condurranno tutti gli accertamenti del caso per acquisire elementi utili ad un'azione giudiziaria per maltrattamento di animali e omissione di soccorso, chiamando in causa tanto le Ferrovie quanto la ditta che ha materialmente eradicato i pini.