Al “Polo integrato per animali d’ affezione” non ci sono veterinari. L’Enpa di Parma denuncia la situazione e scrive al Presidente della Regione Bonaccini

Nonostante l'impegno assiduo della sezione Enpa di Parma,  non si sblocca  la grave  situazione in cui versa la struttura comunale di ricovero per cani e gatti di proprietà del Comune di Parma. Da circa un mese la struttura comunale, assai complessa per i tanti settori che la compongono e con oltre 300 animali tra cani e gatti, è priva di veterinari in presenza. 

"Una situazione  paradossale, se non fosse drammatica – spiega la presidente dell’Enpa di Parma – Lella Gialdi che ha percorso tutte le possibili strade per trovare una soluzione:  dalla richiesta al sindaco Pizzzarotti, alla richiesta di un incontro alla dirigenza comunale, al ricorso al Difensore Civico tutte cadute nel vuoto. Fino ad ora però nessun cambiamento, nonostante l'Intervento della Regione Emilia Romagna, la visita dei NAS, le prescrizioni al Comune del Servizio Veterinario ASL, le interpellanze in Regione di un consigliere regionale, l'interpellanza in assemblea comunale di un consigliere. Nessuna inversione di marcia”. L'amministrazione comunale si ostina a cercare un veterinario solo ed esclusivamente presso un'agenzia interinale e il tempo passa. 
“Un percorso fallimentare – continua Lella Gialdi – perché professionisti con esperienza non si iscrivono all’agenzia di collocamento. Il sistema era già fallito ai primi di luglio: l’agenzia aveva individuato una veterinaria (che peraltro non esercitava da anni) la quale, resasi conto dopo pochissimi giorni dell'impossibilità dell'impresa per un solo sanitario ha dato immediatamente le dimissioni. Lo staff veterinario in servizio fino al 30 giugno, staff stimato da quanti avevano a titolo diverso contatti professionali o non con la struttura, si era dichiarato disponibile a riprendere il servizio, ma senza iscriversi alla agenzia di collocamento come richiesto obbligatoriamente dal Comune”. 

Facebook
Twitter
LinkedIn