Accolto in fase cautelare il ricorso Enpa, Lac e Lav: il Tar Liguria sospende l’illegittima caccia in deroga allo storno

Con Decreto cautelare n. 262 del 29 ottobre 2015, il presidente della 2° sezione del TAR Liguria ha sospeso la Delibera con cui la Giunta Regionale autorizzava la caccia in deroga allo storno (specie non cacciabile in base alla Direttiva europea del 1979 in materia di avifauna) dal 5 ottobre al 15 dicembre.

Il ricorso ai giudici amministrativi era stato promosso dalle associazioni Enpa, Lac e Lav patrocinate dallo studio dell'avvocato. Claudio Linzola di Milano. Nell'acquisire la documentazione relativa al caso in questione, le associazioni per la tutela della fauna avevano appreso delle forti pressioni del mondo venatorio per ampliare, con questa specie, l'elenco delle specie cacciabili, ed avevano contestato in primo luogo il mancato rispetto del parere obbligatorio dell'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e per Ricerca Ambientale) avendo la Giunta Regionale ampliato a dismisura l'elenco dei comuni (da 31 a ben 184 ) aperti alla caccia in deroga, con l'abbattimento di 11.000 esemplari. Ma le associazioni avevano anche segnalato la violazione della normativa statale sulla caccia, che impone di annotare su una speciale scheda, dopo ogni abbattimento, ogni esemplare ucciso; un obbligo – questo – eluso con il provvedimento della Giunta Regionale.

In seguito alla sentenza del Tar, da oggi pomeriggio (giovedì 29 ottobre) l'abbattimento degli storni in Liguria torna ad essere un reato penale, con rischio di sequestro del fucile e delle prede abbattute. «Ci auguriamo che in materia di tutela e gestione faunistica la nuova Giunta regionale metta da parte i blitz e i provvedimenti giuridicamente traballanti che sono stati tipici della precedente amministrazione, visto che anche la Liguria è sotto osservazione da parte della Commissione UE per precedenti infrazioni al diritto comunitario in materia di caccia e specie tutelate», hanno commentato Massimo Pigoni (Enpa) , Graziella Zavalloni (Lac) e Massimo Vitturi (Lav).

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