Una storia di solidarietà e collaborazione si è conclusa con un lieto fine per due cagnolini della Costa d’Amalfi, erroneamente accalappiati e portati al canile sanitario perché sprovvisti di microchip. Dopo i necessari controlli e la pubblicazione di un appello sui social per rintracciare i proprietari, alcuni abitanti del luogo hanno riconosciuto i due animali, dichiarando che appartenevano al quartiere in cui avevano sempre vissuto.
Un lavoro di squadra per il ritorno a casa
Determinante è stato l’intervento del sindaco di Corbara, che, sensibilizzato alla vicenda, ha preso in carico la responsabilità dei due cagnolini, facendo sì che venissero microchippati a suo nome. Questo gesto ha garantito loro un’identità e ha permesso che potessero tornare nel loro ambiente abituale.
Fondamentale è stata anche la collaborazione della polizia municipale di Corbara, che ha lavorato fianco a fianco con le volontarie dell’Enpa Costa d’Amalfi per assicurarsi che i cagnolini potessero fare ritorno al loro quartiere. La dott.ssa Califano, veterinaria del canile, ha giocato un ruolo chiave coordinandosi con tutte le parti coinvolte per facilitare l’intero processo.
L’importanza dell’impegno collettivo
Un ringraziamento speciale è stato rivolto alla giornalista Susy Pepe, il cui intervento è stato determinante per individuare i proprietari dei cani e favorire il loro ritorno a casa. Ma la vera forza di questa storia risiede nella solidarietà del quartiere: i residenti si sono impegnati a monitorare, sfamare e accudire i due cagnolini, garantendo loro una vita serena e protetta nel luogo che chiamano casa.
Un modello di collaborazione virtuosa
Questa vicenda dimostra quanto possa essere efficace la collaborazione tra istituzioni, volontari e cittadini. L’Enpa Costa d’Amalfi ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a risolvere questa situazione, trasformando quello che poteva essere un dramma in un esempio di solidarietà e rispetto per gli animali.
