re cuccioli di orso sono stati inseguiti in macchina sulle strade della Valle dei Laghi in Trentino. Un inseguimento continuato fino a quando i piccoli plantigradi hanno raggiunto una stradina sterrata che si inoltrava in un frutteto, lungo la quale l’automezzo non è riuscito a proseguire ulteriormente. L’Ente Nazionale Protezione Animali presenta denuncia e chiede alla Provincia Autonoma di Trento (Pat) di individuare e sanzionare i responsabili.
“Sulle strade della Valle dei Laghi -afferma Ivana Sandri, presidente dell’Enpa del Trentino -è avvenuto l’ennesimo inseguimento di animali selvatici, messi in pericolo dal comportamento di chi pensa di poterli molestare impunemente, anche a fronte dell’inerzia delle istituzioni. La loro fuga a tutta velocità è servita per ottenere clic e like sui social, senza nessuna considerazione per i rischi a cui li stavano esponendo. Oltre al pericolo concreto di essere investiti, riportando lesioni che possono metterne a rischio l’autonomia, vi sono ulteriori gravi conseguenze, come ci informano gli esperti”.
Come dichiarato in un parere tecnico richiesto da Enpa ad Alessandro De Guelmi, uno dei maggiori esperti di plantigradi e per anni veterinario di riferimento della squadra del Corpo forestale provinciale: “E’ stato più volte dimostrato che uno stimolo stressante percepito da un individuo come minaccioso o dannoso, provocando l’accumulo di adrenalina e cortisolo, comporta un’accelerazione del battito cardiaco, della pressione sanguigna e tra gli altri effetti negativi sulla salute dell’animale porta anche una riduzione del sistema immunitario con una conseguente minor resistenza dello stesso alle malattie infettive. Uno stato di stress prolungato può portare direttamente all’arresto cardiaco”
“Non pensiamo serva sottolineare oltre- continua Ivana Sandri – come questi effetti negativi possano compromettere la sopravvivenza e la salute degli animali vittime delle molestie. Il tutto, se possibile, reso ancor più grave dal fatto che questo è il periodo dell’iperfagia, che deve consentire agli orsi di accumulare energie e grasso sufficienti ad affrontare il periodo invernale. Far loro sprecare questa provvista essenziale, nell’imminenza dell’ibernazione, unitamente agli altri effetti negativi ben evidenziati dal medico veterinario, può comportare il disturbo della fauna, quando non addirittura il più grave maltrattamento di animali”.
Per questo Enpa sollecita la provincia autonoma di Trento e il Corpo forestale provinciale ad intervenire come necessario, per prevenire e contrastare questi atti inqualificabili, dando conseguentemente seguito al loro comunicato n. 1793 del 05/07/2024, in cui si afferma: “In caso di incontro ravvicinato con un orso, è importante evitare ogni tipo di interazione e allontanarsi in silenzio. Rimanere nelle vicinanze per osservarlo, fotografarlo e filmarlo o – addirittura – seguirlo, è vietato e pericoloso. […] Non seguirlo, nemmeno se si è in auto.”