Un atto di crudeltà inaudita ha sconvolto i volontari dell’Enpa di Genova. Una faina, ritrovata a bordo strada, è stata uccisa a colpi d’arma da fuoco e lasciata agonizzante. L’animale, crivellato di pallini, presentava ferite profonde e infette, piene di larve. “Un’agonia lenta e dolorosa”, come la definiscono i volontari, che hanno tentato invano di salvarla. “Non riusciamo a capacitarci di come si possa arrivare a tanto”, dichiarano dall’Enpa.
Bracconaggio o crudeltà gratuita?
Le cause di questo gesto efferato rimangono oscure. Si tratta di bracconaggio, di un atto di rabbia o semplicemente di crudeltà gratuita? Qualunque sia il motivo, è evidente che chi ha sparato alla faina ha agito con premeditazione e senza alcun rispetto per la vita.
“La faina non è una specie cacciabile e la caccia era chiusa al momento del ritrovamento”, sottolineano dall’Enpa. “Questo è un crimine, un atto di barbarie che non può rimanere impunito”.
Un appello alla civiltà
L’Enpa lancia un appello alla civiltà, invitando tutti a denunciare qualsiasi atto di maltrattamento sugli animali. “Non possiamo tollerare che questi episodi continuino a verificarsi”, dichiarano i volontari.