Renardo, volpe salvata dal Cras Enpa di Genova, sconfigge il cimurro e torna libero

Renardo, una volpe dal destino incredibile, è guarita dal cimurro, una malattia solitamente fatale per i canidi, ed è pronta a tornare libera in natura. La sua storia, raccontata dall’Enpa di Genova è un inno alla forza di volontà e alla speranza. Raccolto da neonato e detenuto abusivamente in casa da privati per un paio di settimane, quando questa piccola volpe è stata portata al Cras Enpa di Genova la sua vita era in grave pericolo a causa di un’alimentazione totalmente sbagliata e di una infestazione di endoparassiti (vermi) di cui, chi lo deteneva, non si è ovviamente accorto.

“Ce n’è voluto – racconta l’Enpa di Genova – ma infine Renardo – questo il nomignolo che gli abbiamo dato – ne è uscito e tutto sembrava procedere per il meglio. L’odissea di questo volpacchiotto, tuttavia, era appena all’inizio. Una mattina abbiamo avuto una bruttissima sorpresa: lo abbiamo improvvisamente trovato in preda a spasmi e convulsioni senza ragione apparente. Il piccolo agitava freneticamente la testolina, sbavava e sembrava letteralmente masticare l’aria. Gli esami a cui lo abbiamo subito sottoposto hanno confermato i sospetti dei nostri veterinari e hanno risuonato come una condanna: cimurro”. Il cimurro è una grave malattia che colpisce diverse specie di canidi, un virus terribile che aggredisce il cervello e si aggrava velocemente portando quasi sempre alla morte. E quel che è peggio, non esiste una cura. Dal manifestarsi dei sintomi, più dell’80% degli animali colpiti muore brutalmente nel giro di pochi giorni. Con ogni probabilità, era stata la madre a contagiare Renaldo e la malattia ha covato per alcune settimane prima di uscire allo scoperto.

“Renardo – continua l’Enpa di Genova – ha cambiato totalmente carattere, e da cucciolo curioso, vivace e apparentemente sano è diventato l’ombra di sé stesso. Tra una crisi e l’altra era confuso, impaurito, spaesato. Non capiva cosa stesse succedendo, si accucciava negli angoli e piagnucolava terrorizzato con lo sguardo perso nel vuoto. Probabilmente, sono stati tra i momenti più strazianti a cui abbiamo mai assistito. E a tutto si è aggiunto il nostro senso di impotenza, perché il cimurro non ha una cura e abbiamo potuto fare solo qualche terapia di supporto. Lo abbiamo alimentato a forza, somministrando vitamine e ricostituenti, ma questa battaglia doveva vincerla da solo.
Noi, con la morte nel cuore, eravamo già pronti al peggio. Ma la buona stella di questo volpacchiotto, a quanto pare, non ha smesso di brillare. I sintomi, anziché aggravarsi velocemente, hanno iniziato ad affievolirsi. A noi non sembrava vero, ma pian piano Renardo ha smesso di avere le crisi. E col passare delle settimane, è tornato pian piano ad avere un atteggiamento vivace e curioso. Addirittura, adesso ha un carattere a dir poco esplosivo. Ed è finallmente guarito!”

“Non sappiamo come sia potuto accadere – conclude l’Enpa di Genova – forse è stato uno di quei rari casi in cui la malattia si è manifestata in modo blando. Ma a prescindere da tutto questo, il nostro Renardo ce l’ha fatta e ha vinto una malattia mortale! Un vero campione, tanto che adesso è stato soprannominato Renardinho – storpiatura data ai nomi dei grandi campioni brasiliani – ed è stato trasferito nei nostri box esterni, dove potrà continuare a crescere”.

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