Cane ucciso a Roma. Enpa denuncia e chiede pericolosità sociale

Un cane brutalmente ucciso a Roma e il suo corpo gettato in un fosso vicino alla stazione di Ponte Galeria. I responsabili, due fratelli italiani di 40 anni, sono stati individuati e denunciati dai Carabinieri. L’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa), attraverso l’avvocato Claudia Ricci, ha presentato denuncia a sua volta e ha chiesto il riconoscimento della pericolosità sociale per i responsabili.
L’episodio è avvenuto nei pressi della stazione di Ponte Galeria. La vittima era un cane di proprietà di un uomo senza fissa dimora. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza mostrano i due uomini mentre si avventano sul cane, forse con un coltello. Il corpo dell’animale è stato poi recuperato e affidato al servizio veterinario.
“Una violenza crudele e gratuita”, ha commentato la presidente nazionale Enpa, Carla Rocchi. “Abbiamo presentato denuncia e richiesto il riconoscimento della pericolosità sociale. La violenza diretta senza pietà sull’animale, le modalità concrete dell’azione, dimostrano una personalità squilibrata e l’inclinazione alla commissione di gravi e gratuiti fatti criminosi nei confronti di soggetti deboli e indifesi. La Protezione Animali farà tutto il possibile affinché questo orribile crimine non rimanga impunito”.
L’Enpa sottolinea la gravità dell’accaduto, evidenziando come la violenza contro gli animali sia spesso sintomo di una pericolosità sociale che può tradursi in aggressioni anche verso le persone. Per questo motivo, l’associazione chiede che venga riconosciuta la pericolosità sociale degli assassini del cane, in modo da poterli sottoporre a adeguati provvedimenti cautelativi.

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