«Siamo profondamente addolorati per il decesso del 73enne che due giorni fa era stato trovato agonizzante su un prato vicino Bressanone. L’associazione tutta, con i suoi soci e i suoi volontari è vicina alla famiglia, alla quale esprime il proprio cordoglio per la scomparsa del loro caro. L’uomo, secondo quanto accertato dall’autopsia è morto per ipotermia». Lo dichiara l’Ente Nazionale Protezione Animali, che invita ancora una volta politici e rappresentanti istituzionali, livello tanto locale quanto nazionale, ad evitare strumentalizzazioni e a non alimentare campagne d’odio finalizzate unicamente ad ottenere il consenso di alcune ben note categorie estremiste.
«In attesa che emergano ulteriori dettagli sull’accaduto, ricordiamo nuovamente che ottimizzare la convivenza con i animali selvatici è non solo possibile ma doverosa, anche per il nostro stesso benessere. Tuttavia, affinché ciò sia possibile, è necessario che gli amministratori facciano vera prevenzione e che – prosegue Enpa – si applichino quei normali comportamenti di cautela che ci dovrebbero suggerire, ad esempio, di non foraggiare i selvatici per scattare un selfie o di non disturbarli, specie se sono in compagnia dei loro cuccioli».
«Purtroppo – conclude l’associazione animalista – i predetti amministratori fanno ben poco per la prevenzione. Il loro obiettivo prinicpale, infatti, è quello di armare i fucili».