L’Ente Nazionale Protezione Animali ha presentato una richiesta di accesso agli atti in merito al parere ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) che, secondo quanto reso noto dalla Provincia Autonoma di Trento, avrebbe dato il via libera all’uccisione di M90. Come noto, tale parere era stato richiesto proprio dalla PAT dopo che una coppia di fidanzati sarebbe stata inseguita dall’animale in Val di Sole. Ricostruzione, questa, su cui l’associazione animalista, peraltro confortata da alcuni organi di informazione, aveva sollevato diversi dubbi.
«Vogliamo comprendere su quali elementi si fonda il parere dell’Istituto, ma vogliamo anche capire quali sono le misure prescritte dall’Istituto. In questi giorni un po’ tutti, specialmente nel mondo politico-istituzionale della Provincia, stanno dando per scontata la condanna a morte del plantigrado, assecondando in tal modo il ben noto disegno ursicida del presidente Fugatti. Invece – spiega Enpa – è doveroso ricordare che le norme prevedono anche misure alternative rispetto all’uccisione di un animale che, peraltro, non ha mai attaccato nessuno».
Un altro aspetto che Enpa intende chiarire è quello relativo alle presunte misure di dissuasione adottate dalla PAT per evitare ogni possibile contatto tra M90 e l’uomo. «Anche di questo chiederemo conto alla Provincia Autonoma. E’ nostra convinzione che al riguardo la Provincia non abbia fatto assolutamente nulla, così come non ha fatto nulla né per informare residenti e turisti circa le presenza degli orsi, né per ottimizzare la convivenza con i plantigradi. A nostro avviso – prosegue l’associazione animalista – il disegno di Fugatti è chiaro: cerca il casus belli». Una conferma indiretta dei sospetti avanzati da Enpa arriva anche dallo stesso Ispra che, secondo quanto riferito da fonti di stampa, nel citato parere avrebbe segnalato una mancata applicazione delle misure di prevenzione, con particolare riferimento ai cassonetti anti-orso.
L’Ente Nazionale Protezione Animali, che in questi giorni sta conducendo una serrata battaglia contro la legge ursicida presentata dallo stesso Fugatti, impugnerà qualsiasi provvedimento che disponga l’uccisione del povero M90.