“Come associazioni animaliste ed ambientaliste di Piacenza siamo estremamente soddisfatte per il voto assunto in consiglio comunale, voluto con convinzione dalla Giunta, e l’adozione da parte del Comune di Piacenza del regolamento sull’attendamento dei circhi con animali. E un atto che attendiamo da molti anni e che, affiancato al regolamento sul Benessere animale, già adottato, costituisce la base per rendere Piacenza una città più attenta alla dignità ed alle necessità degli animali”. Così in una nota congiunta Enpa, LAV, Legambiente, OIPA, VEG&JOY, Arca di Noè, LEAL, Associazione Pelosi Coraggios , Liberinsieme, Associazione 44Zampe, Associazione I Mici di Micio Bau, Micioamico, Amici del Cane, Senza Catene, Pandora Piacenza ODV, i Randagiotti. Una nota che arriva dopo l’approvazione del nuovo regolamento da parte del consiglio comunale.
“Abbiamo fortemente voluto questo regolamento – continuano le Associazioni -collaborando fattivamente con l’assessora Groppelli alla stesura, per arrivare ad un testo condiviso che potesse dare agli animali ancora presenti nei circhi che arriveranno a Piacenza la massima tutela possibile, nella consapevolezza che purtroppo,ad oggi , il divieto tout court di attendamento dei circhi con animali non è normativamente possibile per lo slittamento al all’agosto 2024 del decreto legislativo attuativo della legge delega 106 \2002 che prevede “il superamento dell’uso di animali nei circhi e negli spettacoli .
In questo modo si potranno attendare a Piacenza solo circhi che abbiano al loro interno le condizioni di massimo benessere animale, condizioni che saranno sottoposte a severi controlli prima e durante l’attendamento, il tutto nell’attesa della normativa nazionale che permetta di vietarne l’attendamento”.
Martedì un nostro operatore si è recato al Parco delle Cave di Milano per recuperare un gheppio con una ferita all’ala, segnalato da un cittadino nell’area della Cava Aurora.
Una volta in sede, l’animale è stato sottoposto ad un’accurata visita, che fortunatamente non ha rilevato fratture o lesioni importanti. Lo si è potuto quindi trasferire al CRAS di Vanzago, dove lo accudiranno per il tempo necessario a farlo guarire; una volta che ne sarà testata la capacità di volo prolungato, potrà di nuovo solcare i cieli.
Come spesso capita, non sappiamo cosa sia successo a questo gheppio né come si sia procurato la ferita. Il nostro compito è comunque quello di prendercene cura al meglio delle nostre capacità. In fondo anche questo fa parte del fascino dei selvatici: le nostre strade si incrociano per un tempo breve, non li conosciamo mai fino in fondo ma ci godiamo il privilegio di poterli aiutare a tornare liberi.