In Trentino è arrivato il gelo rendendo difficile agli uccelli selvatici reperire cibo sufficiente, proprio nel momento in cui necessitano un maggior apporto calorico. Questo è anche il periodo in cui molti uccelli selvatici si avvicinano agli abitati, speranzosi di trovare qualcosa da mangiare, per superare il difficile periodo invernale. L’Enpa del Trentino ha lanciato un appello attraverso una nota ad aiutare gli uccelli, fornendo loro una corretta alimentazione. “In cambio – scrive l’Enpa del Trentino – ne godremo la vicinanza, potendo osservare le loro acrobazie nei nostri giardini, sui balconi, fuori dalle finestre”. Ecco quindi i consigli pratici stilati dalla Sezine del Trentino:
Le mangiatoie possono essere aperte o con il tetto: le seconde proteggono il cibo in caso di pioggia o neve e consentono l’accesso al cibo solo agli uccelli più piccoli.
Se si dispone di un giardino, è necessario posizionare le mangiatoie a pochi metri da siepi o cespugli, in modo che gli animali, se spaventati, vi possano trovare rifugio, ma è importante anche metterle in modo da permettere un’ampia visuale, affinché nelle immediate vicinanze non si possano nascondere i gatti pronti a ghermirli.
Inoltre è bene posizionarle ad alcune decine di metri dalle finestre, oppure quasi a ridosso – a meno di 1 metro – in modo da impedire che gli uccelli vi vadano a sbattere contro (ferendosi gravemente), se vengono spaventati e spiccano il volo d’improvviso.
Per attirare il maggior numero di specie è bene diversificare il cibo e, se possibile, predisporre più mangiatoie in posti differenti. Una volta iniziato il rifornimento, si dovrà continuare fino a febbraio-marzo, in quanto gli uccelli imparano a farvi affidamento e sospenderlo potrebbe avere conseguenze gravi per la loro sopravvivenza.
In inverno, proprio perché il cibo scarseggia, anche specie insettivore si adeguano per necessità ad una dieta onnivora. Il cibo gradito alla maggior parte delle specie che frequentano i giardini e i balconi della città comprende briciole di dolci e biscotti, pezzetti di grasso, frutta fresca, frutta secca e miscele di semi (arachidi non salate, semi di girasole, pinoli sgusciati, noci e nocciole tritate, miglio, canapa, avena, frumento, mais spezzato).
Non si deve mai dare cibo salato o piccante in quanto tossico per gli uccelli. In commercio si trovano misture di semi pronti e sono ottime per molte specie le palle di grasso e semi misti (si trovano già pronte da acquistare, oppure si possono realizzare facilmente in casa).
Oltre al cibo è essenziale fornire dell’acqua, controllando di tenerla sempre pulita e senza ghiaccio, che potranno utilizzare sia per bere che per farsi il bagno. Infatti, sebbene possa sembrare strano, per gli uccelli è molto importante lavarsi anche in inverno: il piumaggio pulito li aiuta a proteggersi meglio dal freddo.
“Poche attenzioni – conclude l’Enpa del Trentino – potranno garantire la sopravvivenza di piccoli uccelli che ci ricompenseranno con la loro colorata e animata presenza”.