La nuova stagione venatoria si è aperta da poco in Veneto e già si sono verificati eventi che hanno messo a rischio l'incolumità della popolazione e degli animali da compagnia. Per questo la Sezione Enpa di Treviso ricorda le regole dell’attività venatoria e invita i cittadini a segnalare chi le infrange. “Ricordiamo – afferma l’Enpa di Treviso – che la caccia è vietata per una distanza di 100 metri da case, fabbriche, edifici adibiti a posto di lavoro e che, inoltre, è vietato sparare in direzione degli stessi da distanza inferiore di 150 metri. Il mancato rispetto di queste normative può portare conseguenze gravi poste per la sicurezza e l'incolumità dei cittadini e degli animali d'affezione. E’ il caso della signora Lorella di Zoppe' frazione San Vendemiano che si è rivolta all’Ente Nazionale Protezione animali perché il suo gattino, Birillo, è stato ucciso il 15 luglio 2020 a causa di un colpo di fucile sparato da un cacciatore a meno di 30 metri dalla sua porta di casa. La signora Lorella ha sporto denuncia ai Carabinieri di Conegliano con l’ausilio di Enpa e degli avvocati Paola Semenzin e Marco Fornasiero di Castelfranco Veneto. L’impeccabile attività investigativa delle Forze dell’Ordine ha portato all’identificazione del responsabile che è stato sanzionato dalla Prefettura di Treviso, prima, e dalla Questura di Treviso, poi con il divieto di detenzione di armi e munizioni e la revoca del porto d'armi”.
“Se notate cacciatori che utilizzano armi a distanze inferiori a quelle previste dalla legge – ha concluso l’Enpa di Treviso – non abbiate timore a segnalare alle autorità per la vostra tutela e di chi vi sta a cuore”.
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