Jova Beach Party a Viareggio, la Procura di Lucca apre un fascicolo per danno ambientale. Intanto la petizione dell’Enpa e delle altre associazioni arriva a 50.000 firme

La Procura della Repubblica di Lucca ha aperto un fascicolo sulla tappa di Lucca del Jova Beach Party in programma a Viareggio il 2 e 3 settembre. L’ipotesi di indagine è quella del danno ambientale. Al momento il fascicolo è contro ignoti e non risulta nessun iscritto sul registro degli indagati. 

L’inchiesta, fanno sapere dalla Procura, è un atto dovuto dopo l’esposto di una associazione ambientalista locale su un presunto danneggiamento della vegetazione della spiaggia e di alcune aree a ridosso della spiaggia. Probabilmente si fa riferimento al documentato sradicamento di moltissime piante effettuato con mezzi meccanici. Non per caso questa mattina gli organizzatori hanno dichiarato che “al termine del concerto saranno ripristinate le piante”, pur senza mettere in relazione quanto dichiarato all’attività di indagine della Procura. “Attendo con la massima serenità qualsiasi sviluppo”, ha detto alla stampa Maurizio Salvadori, fondatore di Trident, la società che organizza il Jova Beach Party.
 

LA PETIZIONE DELL’ENPA E DI ALTRE ASSOCIAZIONI

Intanto va a gonfie vele la petizione contro i grandi eventi sulle spiagge e sui siti naturali. Mancano pochissime firme al traguardo delle 50.000 adesioni. La petizione è stata lanciata su Change.org da Marevivo, Enpa, Lav e Sea Shepherd Italia. Firma anche tu!

 

:: PETIZIONE. No ai grandi eventi su spiagge e siti naturali

https://www.change.org/p/no-ai-grandi-eventi-su-spiagge-e-siti-naturali

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