L’Ente Nazionale Protezione Animali scrive nuovamente al Ministro per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, a seguito dei gravi danni ambientali anche a carico delle specie selvatiche, tra l’altro in riproduzione, che il Jova Beach Party, nonché altre manifestazioni e concerti svolti in aree naturali, stanno causando e che cittadini, mondo scientifico e associazioni da tempo denunciano. Animali che vedono distrutti i propri siti di riproduzione e sosta; giovani uccelli e cuccioli “selvatici” che muoiono, privati delle cure parentali; tagli di alberi e siepi; lavori nelle spiagge che compromettono l’ecosistema dunale; il grande e fragoroso disturbo causato dalla musica “sparata” ad alto volume. Questi gli effetti di tali spettacoli, che tra l’altro avrebbero come obiettivo proprio la tutela dell’ambiente che invece distruggono.
L’Enpa richiede un immediato provvedimento restrittivo da parte del ministero interessato, responsabile e custode della biodiversità per lo Stato italiano, anche alla luce delle recenti modifiche costituzionali, che all’art. 9 ha introdotto, tra i doveri della Repubblica, la “Tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni”. Dunque senza delegare agli enti locali, spesso spinti da altri interessi nel promuovere e autorizzare tali iniziative.