La buona notizia è che l’amministrazione comunale di Arezzo e l’Enpa vigilano sul campo. Lanciando altresì un appello: “a una settimana dall’inizio dell’estate – sottolinea l’assessore Giovanna Carlettini – cresce la preoccupazione per l’abbandono degli animali, un comportamento che misura l’indice di civiltà di certe persone. Questi mesi, purtroppo, sono caratterizzati da notizie di cani lasciati a bordo strada, recuperati fortuitamente, o in un appartamento per giorni. Fatti tristi, oltre che reati penali punibili con arresto o ammenda, che suscitano una reazione di condanna, dopo di che parte la nostra congiunta attività di contenimento del fenomeno. Restiamo inoltre vigili sugli altrettanto deprecabili maltrattamenti che purtroppo avvengono e per i quali lavora con efficacia il nucleo creato ad hoc nell’ambito della polizia locale”.
Il presidente di Enpa Alessandra Capogreco: “nel tempo abbiamo notato un’evoluzione: dall’abbandono del cane singolo, spesso anziano, a quello di intere cucciolate. Insomma, in un solo colpo al canile arriva un bel numero di esemplari. Per fortuna i cuccioli nel giro di una ventina di giorni trovano sistemazione e per questo ringrazio la sensibilità delle persone. Nel corso delle poche settimane in cui si trovano al canile, vengono comunque nutriti e trattati adeguatamente da un punto di vista sanitario, comprese vaccinazioni e micro-chippatura. La collaborazione della Asl in questa fase è fondamentale. Mi preme citare due ulteriori aspetti: il primo riguarda i cani in età già adulta, perfino di 10 anni, che trovano un ‘padrone’. È un bel segnale di sensibilità. La nota dolente riguarda invece le persone che comprano o adottano un cane e poi si rivolgono al canile per lasciarcelo perché non possono più permetterselo. Purtroppo, è una richiesta che nella maggior parte dei cani viene disattesa perché un cane di proprietà non possiamo prenderlo se non in situazioni eccezionali. Occorre dunque la giusta consapevolezza dei costi che si vanno ad assumere, in cibo e soprattutto in cure”.