Aggiornamenti dell’impegno Enpa in Ucraina

Prosegue la distribuzione capillare dei nostri aiuti per gli animali in tutta l’Ucraina. I beni raccolti da Enpa sono a disposizione di molte associazioni animaliste ucraine e di molti volontari che con costanza e riconoscenza ci inviano foto e video delle consegne. “I nostri beni – spiega Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa – vanno a famiglie in difficoltà, rifugi, gli stessi volontari li utilizzano per alimentare i tanti animali vaganti sul territorio. Siamo riusciti ad arrivare ad Odessa e nel territorio circostante a Chernomorsk.

“Intanto – afferma Carla Rocchi – è arrivata la conferma di una triste notizia che riguarda i delfini. Tra le vittime innocenti della guerra ci sono anche loro. Più di ottanta cetacei sono stati trovati, morti spiaggiati, sulle coste turche. Altrettanti in Bulgaria. Avevamo foto e documentazione, in proposito, dallo scorso 28 aprile ma non ne avevamo ancora parlato in attesa della conferma delle notizie. Comprenderete che in una guerra va verificata ogni informazione prima di divulgarla! La conferma è arrivata oggi dal quotidiano inglese Guardian, che sulla questione ha intervistato Bayram Ozturk, il presidente della fondazione turca di ricerca marittima Tudav. I delfini muoiono perché l’intensa attività delle navi da guerra nel Mar Nero produce una gran quantità di segnali sonar che disorientano i cetacei. Così, “storditi”, questi magnifici mammiferi marini finiscono nelle reti da pesca oppure perdono l’orientamento e finiscono sulle spiagge. È un triste e mortale effetto dei traumi acustici che i delfini subiscono. A causa del conflitto in corso – ha spiegato Ozturk – non è possibile avviare alcuna azione di protezione. Sappiamo tutti – e noi lo sappiamo bene – che una guerra oltre al costo in termini di vite umane ha un prezzo elevatissimo per gli animali e per l’ambiente. E anche per mitigare questo danno, noi facciamo e continueremo a fare la nostra parte”.

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