E’ arrivato a destinazione il primo carico di aiuti inviato dalla Sezione di Treviso e portato fortunosamente nei dintorni di Kiev da un ex militare e da una infermiera ucraini rientrati nel loro Paese dall’Italia. Serviranno a dare sostegno agli animali rimasti. La Presidente nazionale, Carla Rocchi, ha scritto al Presidente dell’Associazione dei Comuni d’Italia, Antonio Decaro per quel che riguarda l’accoglienza degli animali da parte delle strutture comunali italiane. “La comunicazione – afferma Carla Rocchi – è tesa a prevenire possibili difficoltà dei profughi in arrivo in Italia con animali al seguito quando fosse necessaria l’accoglienza in strutture comunali. Ovviamente chiediamo che siano accolti senza problemi anche gli animali, portati dall’Ucraina fra molte difficoltà e con tanta fatica. Inoltre, è in elaborazione una nuova circolare del Ministero della Salute sempre relativa alle modalità di accoglienza degli animali dall’Ucraina e dalle zone limitrofe”.
Stanno bene gli 8 cuccioli provenienti dall’Ucraina ospiti del Rifugio Enpa di Verona. Ieri sono stati visitati dalla Asl che nelle prossime ore indicherà il protocollo sanitario da seguire. “Lavoriamo – continua Carla Rocchi – in stretto contatto con il Ministero della Salute e siamo pronti con la nostra rete italiana di rifugi canili e gattili ad accogliere gli animali per l’osservazione sanitaria obbligatoria, di intesa con le Asl locali. Il Ministero riceve direttamente dai posti di frontiera della Polonia, l’Ungheria e la Romania le segnalazioni di presenza di animali al seguito di rifugiati diretti in Italia. La Sezione di Treviso ha ospite un primo gatto e la Sezione di Verona ha accolto otto cuccioli”.