Allarme cani in Turchia, Enpa parla con ambasciatore italiano in Turchia: “un massacro da evitare”

Preoccupa la situazione dei cani in Turchia dopo che il 25 dicembre scorso il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha ordinato ai Comuni di rimuovere i randagi dalle strade della città e rinchiuderli nei rifugi e canili locali. Le associazioni animaliste locali hanno subito lanciato l’allarme sottolineando che non esistono rifugi in grado di ospitare così tanti cani e che dare quel tipo di ordine significa condannarli a morte.  L’Ente Nazionale Protezione Animali si è quindi attivato per prendere contatti con le istituzioni turche e, grazie all’intervento del presidente del Consiglio di Stato, Franco Frattini e del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio – a cui va grande riconoscenza per la costante attenzione agli animali – oggi la Presidente nazionale, Carla Rocchi, ha potuto discutere della delicata situazione turca al telefono con l’Ambasciatore italiano in Turchia, Giorgio Marrapodi. Durante la telefonata l’ambasciatore ha confermato il proprio intervento presso il sindaco di Ankara e la Presidente Rocchi si è detta disponibile a confortare con la propria esperienza in situazioni simili l’attuale emergenza in Turchia.

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