Animali in Costituzione, Enpa: “La tutela degli ecosistemi e della biodiversità non si possono raggiungere se non attraverso la tutela delle specie animali”

Nelle stesse ore in cui si sta dibattendo a Glasgow il futuro del nostro pianeta e in cui emerge la necessità di un impegno a tutto campo per l'ambiente da parte di tutti i Paesi per raggiungere come ha detto oggi il presidente della Cop26, Alok Sharma, l'obiettivo di zero emissioni, il Senato italiano ha approvato in un ulteriore passaggio l'inserimento della difesa dell'ambiente, degli ecosistemi e della biodiversità in Costituzione.  L’Ente Nazionale protezione Animali ringrazia il Senato che su un tema tanto importante e sentito da tutti i cittadini si è mostrato unito con lo stesso spirito dei nostri Padri Costituenti, cogliendo il desiderio diffusissimo nel nostro Paese di una maggiore tutela dell'ambiente e degli animali, e si augura che ora la legge costituzionale possa passare subito alla Camera.

“Mai come in questo tempo tanto difficile e complesso – afferma Carla Rocchi, Presidente Enpa nazionale – è emersa l’evidenza che il mondo si salva, il futuro si costruisce se si riconoscono diritti condivisi. E riconoscerli all'interno della nostra Costituzione italiana è un passo obbligato se vogliamo iniziare ad agire concretamente. Un diritto che andrebbe insegnato in tutte le scuole per preparare i futuri cittadini di questo Paese alle sfide che li attendono. Oggi l'Unesco ha ricordato che solo il 53% dei programmi di istruzione nel mondo fanno riferimento al problema del cambiamento climatico e anche quelli che menzionano questa emergenza globale la pongono in secondo piano. E La tutela degli ecosistemi e della biodiversità sono obiettivi che non si possono raggiungere se non attraverso la tutela delle specie animali. Una consapevolezza che è consolidata nel nostro mondo animalista, e il lavoro quotidiano dei nostri volontari lo testimonia, che deve diventare però coscienza comune.

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