Caccia, al via stagione con preaperture. Enpa al Presidente Draghi: “Dopo decine di milioni di animali arsi dalle fiamme proclamare lo stato di emergenza della fauna. Lo Stato ha l’obbligo di tutela”.

Dopo una infernale stagione estiva di incendi e di lunga siccità,  che ha visto decine di milioni di animali morire tra le fiamme, adulti e cuccioli,  e dopo gli inutili appelli – rimasti totalmente inascoltati –  al ministro Cingolani di fermare la “strage per divertimento” causata dal popolo delle doppiette, numerose regioni hanno persino deciso di aprire anticipatamente gli spari già i primi di settembre: Sicilia, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli, Marche, Molise, Piemonte, Puglia e Veneto regaleranno ai cacciatori gli spari nei primissimi giorni di settembre anziché a partire  dalla terza domenica del mese. L’Ente Nazionale Protezione Animali si rivolge dunque al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, con tre richieste: il commissariamento delle regioni che platealmente operano le più gravi violazioni di diritto comunitario e interno, come le Marche; il commissariamento delle regioni che ignorano i propri preziosi territori distrutti dalle fiamme, come la Calabria e la Sicilia; una efficace modifica della legge sugli incendi boschivi 353 del 2000 affinché sia posto un vincolo perenne sui terreni percorsi dal fuoco per quanto riguarda il pascolo, l'edificazione, la caccia ,la posa degli impianti fotovoltaici a terra.

Abbiamo assistito ad una estate che ha visto oltre 158.000 ettari di habitat cancellati causando danni irreparabili a flora e fauna. Nonostante questo, le doppiette – grazie alla complicità, all’impunità e anche al presunto tornaconto elettorale delle regioni – torneranno ad uccidere di nuovo in una situazione drammatica per la biodiversità. Abbiamo rivolto appelli ovunque ma dai Ministeri – in particolare l’ex Ministero dell’Ambiente che di fatto non esiste più – solo un vergognoso silenzio.

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