Necessario imporre alle regioni lo stop alla caccia in tutta Italia, non solo nelle are interessate dagli incendi dove è già previsto per legge. Così la Presidente dell’Ente Nazionale Protezione Animali, Carla Rocchi, in una lettera inviata oggi al ministro per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani e al ministro per le Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, a seguito dei devastanti incendi che stanno dilaniando il nostro Paese e a causa dei quali, purtroppo, hanno perso la vita anche delle persone.
“Trovo che consentire già tra qualche giorno di sparare agli animali selvatici – afferma Carla Rocchi – le cui popolazioni sono state decimate dal fuoco, con milioni di esemplari bruciati vivi e i cui habitat sono oggi letteralmente carbonizzati, sia letteralmente indegno per uno Stato, il quale è chiamato ad intervenire, con i poteri conferiti dalla nostra Costituzione e dalla normativa vigente, per tutelare quel bene indisponibile costituito dalla biodiversità e dalla fauna. L’esercizio venatorio è infatti solo una concessione dello Stato, possibile esclusivamente se non contrasta con l’esigenza di conservazione delle specie selvatiche. In questo caso, è evidente che oltre 100.000 ettari distrutti tra aree agricole, boschi secolari, parchi e oasi protetti e decine di milioni di animali- uccelli, mammiferi, rettili e insetti – morti tra le fiamme, siano una ragione più che sufficiente per fermare la pratica ludico-ricreativa della caccia”.