Una notte da sola a Roma: la storia di Sbuffy, scappata per i botti del post partita e accolta da un romano amante degli animali

Era una notte di festa. L’Italia aveva appena battuto ai rigori l’Inghilterra e le piazze si preparavano a riempirsi. I proprietari di Sbuffy, una meticcetta di 9 mesi, erano di passaggio a Roma dopo una vacanza in Calabria, prima di fare rientro a Sondrio. In una notte così particolare avevano pensato che non fosse il caso di lasciare la loro piccolina da sola in albergo. Seduti a guardare la partita in un ristorante a Monti, a distanza di pochi secondi dalla vittoria dell’Italia, si sono ritrovati nel centro della festa. Neanche il tempo di pagare il conto che sono cominciati i fuochi di artificio. Un botto fortissimo ha spaventato Sbuffy. Terrorizzata è riuscita a liberasi dal guinzaglio e ha iniziato a correre. Una corsa disperata, irrefrenabile, per allontanarsi definitivamente da quegli insopportabili boati. Roberta e Stefano hanno provato a raggiungerla, a chiamarla, ma Sbuffy, in preda al panico, riusciva solo a correre. Fin quando ad un tratto, è sparita tra la folla. In un’attimo quella gioia collettiva, quei canti, quei cori sono diventati un vero incubo per Roberta e Stefano. l botti continuavano imperterriti e la gente si era riversata nelle strade, rendendo la ricerca ancora più difficile. Mentre Roberta portava in albergo i suoi bimbi , Stefano girava per tutte le vie del centro alla disperata ricerca di Sbuffy. Angolo dopo angolo, strada dopo strada, Stefano non si è mai fermato e anche quando i festeggiamenti ormai stavano volgendo al termine, il sole stava per fare la sua comparsa e le strade iniziavano ad essere finalmente silenziose, della sua Sbuffy non c’era ancora nessuna traccia. I richiami riecheggiavano nel vuoto.

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