Da sempre l'Ente Nazionale Protezione Animali ripete che per una corretta gestione degli orsi in Trentino la prevenzione è imprescindibile. Bene dunque l'installazione di cassonetti della spazzatura anti orso della Pat ora serve ripartire da zero e mettere le basi per una corretta convivenza e lavorare una diversa gestione dei plantigradi nel territorio trentino . Per farlo due sono le condizioni necessarie ed imprescindibili: il ritiro immediato di tutte le ordinanze o provvedimenti di cattura – fatta eccezione per l’apposizione di radiocollare – e di uccisione degli orsi e il ritiro delle ultime linee guida emanate dalla giunta provinciale sugli esemplari problematici.
Successivamente, rinnoviamo al Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, la nostra completa disponibilità alla collaborazione iniziando a sviluppare queste proposte:
- Ridare vita immediatamente al progetto europeo per la mitigazione dei conflitti e per la convivenza fra uomo e grandi carnivori, inopportunamente seppellito da una visione basata sul conflitto con questi preziosi animali.
- Dismettere tutte le mangiatoie ad uso venatorio, destinate ad attrarre gli animali selvatici vale a dire quelle pasturazioni che rappresentano un forte elemento di attrazione e di pericolosità anche per i grandi carnivori.
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Attuare serie politiche di prevenzione di danni e possibili incidenti dovuti agli errati comportamenti delle persone, tra cui ricordiamo:
Apporre in tutto il territorio interessato dalla presenza dei plantigradi i cassonetti anti-orso
Verificare costantemente e ripetutamente nel tempo dell’applicazione dei metodi di prevenzione del danno, i quali devono essere forniti gratuitamente ad allevatori
Chiusura temporanea in aree considerate a rischio per la presenza di mamme con cuccioli - Promuovere una costante comunicazione, di livello scientifico, con le comunità locali, i turisti, la popolazione sui comportamenti corretti da tenere
- Sanzionare duramente chi trasgredisce le regole mettendosi in situazioni di rischio