La caccia uccide anche l’essere umano. Nella stagione 2019-2020 sono state 95 le vittime, di cui ben 15 estranee alle battute

Nella stagione 2019-2020 la caccia ha provocato 95 vittime umane tra morti e feriti. Si sono registrati, infatti, 20 morti e 60 feriti in ambito venatorio. Per quanto riguarda, invece, l’ambito extra-venatorio, hanno perso la vita 7 persone. Ben 8 persone, inoltre, sono rimaste contuse poiché coinvolte casualmente all'interno di battute di caccia. Nella stagione 2018-2019 si registravano 21 morti e 59 feriti. In quella appena trascorsa, invece, si è avuto un aumento importante, con 27 morti e 68 feriti. Sono gli allarmanti dati che emergono dal lavoro dell'Associazione vittime della caccia, che dal 2007 fornisce informazioni dettagliate sulle vittime dell'attività venatoria. 
I dati presentati si fermano al 31 gennaio 2020. “I cacciatori- si legge nello studio- nelle fasce dai 50 ai 70 anni sono i maggiori responsabili di violazioni di varia natura, sia in ambito venatorio che extra-venatorio. Realmente preoccupante è il nuovo picco dei giovani di eta' compresa tra i 18 e i 30 anni, neopatentati o senza licenza che partecipano alle battute di caccia. Questo è il frutto dell'incremento che le associazioni venatorie e i partiti politici filovenatori stanno operando per coinvolgere i giovanissimi”.

Facebook
Twitter
LinkedIn