La Regione Marche, per la prima volta in quaranta anni, ha adottato una determinazione motivata di conclusione negativa della Conferenza di Servizi, per il rilascio del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale per il “Progetto di riorganizzazione dell’impianto tecnologico di micronizzazione di carbonato di calcio e dell’area di raccordo dell’attività in sotterraneo con l’esterno”, presentato dalla Società Gola della Rossa Mineraria S.P.A.
In sostanza, con la motivazione della riorganizzazione all’aperto degli impianti di micronizzazione del carbonato di calcio, la ditta aveva proposto la escavazione all’aperto in area vincolata di 530.000 metri cubi di paesaggio tutelato con una ulteriore profonda alterazione del territorio: una vera devastazione di un’area a ridosso di un parco naturale già gravemente minacciato, e che avrebbe causato gravi danni non solo al paesaggio ma anche alla biodiversità.
La Alleanza aveva espresso le proprie osservazioni negative presso la conferenza dei servizi, già nel 2019, contestando il fatto che invece di concentrare le proprie escavazioni all’interno della montagna, si volesse continuare con una motivazione dopo l’altra a scavare fuori alterando ancora di più il paesaggio.