Marche, le Associazioni al neo Presidente della Regione Marche: “Agli impegni dovranno seguire i fatti”

L’Alleanza delle Associazioni Ambientaliste Marchigiane prende atto della svolta politica che ha interessato le Marche con la vittoria del centro destra. Il nuovo presidente Acquaroli, da candidato, non ha inteso condividere il nostro documento “E’ cambiato il mondo” firmato da ben 16 associazioni ambientaliste. Ha comunque presentato un programma sottoscritto da tutte le forze politiche che lo hanno appoggiato, dove ha preso con gli elettori precisi impegni che sembrano corrispondere, per certi aspetti, a quelli proposti da noi ai candidati presidenti.
Afferma che “la questione ambientale sarà la grande sfida per le economie avanzate nel prossimo decennio”, che “la salute e il benessere dei cittadini sono strettamente connessi con la tutela dell’ecosistema ambientale che li circonda”. Propone un adeguamento della Regione al Green New Deal, il nuovo patto verde, l’avvio una seria mappatura dei siti inquinati con la bonifica degli stessi, piani di sviluppo del patrimonio ambientale delle Marche; si impegna all’attuazione dell’Agenda 2030. Si impegna ad una rapida ricostruzione dei territori colpiti dal sisma ed al riequilibrio territoriale con la valorizzazione delle aree interne, una nuova legge urbanistica, progetti di agevolazione per la transizione digitale e ambientale, la transizione ambientale ecosostenibile, Nel settore della caccia dichiara che “dopo anni di incertezze e di assenza di normative chiare, occorre ristabilire la certezza delle regole”, ovvero –secondo noi – il pieno rispetto della legge 157 del 1992 seguendo i pareri scientifici dell'ISPRA con uno stop alle deroghe. Si esprime a favore del benessere degli animali, delle Marche Regione Bio, della “blue economy”, di un nuovo piano regionale per lo sviluppo culturale per incentivare la conoscenza del patrimonio culturale marchigiano, dei borghi storici. Prevede uno studio di fattibilità per lo sviluppo di un collegamento ferroviario San Benedetto del Tronto/Ascoli Piceno – Roma, denominato “Ferrovia dei due Mari”, nonché il rilancio delle reti ferroviarie locali e minori (Fano-Urbino e altre). 

Facebook
Twitter
LinkedIn