Alle decine di animali selvatici in difficoltà soccorsi in questa stagione dai volontari della Protezione Animali di Savona ogni giorno, si aggiungono i soggetti incappati in ami o lenze abbandonati o perduti dai pescatori. E’ toccato ad un marangone a Savona, a cui una lenza ha stritolate un’ala fino a farla cadere. L’animale è stato visto solo dopo diversi giorni dall’incidente e quando i volontari sono riusciti a recuperarlo ormai era moribondo ed è morto poco dopo; un po’ meglio è andata ad un giovane gabbiano reale, con un amo artificiale conficcato sotto l’ala, che i volontari Enpa hanno recuperato su un spiaggia tra Varazze e Cogoleto. L’uncino è stato estratto ed ora sta lentamente guarendo.
“La pesca sportiva – afferma l’Enpa di Savona in una nota – è un’attività svolta, in Liguria come ne resto del paese, da migliaia di persone, che pescano quindi migliaia di animali ogni giorno, in un mare sempre più povero a causa dell’inquinamento, della plastica e della pesca professionale; e non è giusto che, in una situazione tanto degradata, sia anche permesso pescare per divertimento, con l’assurdo limite di ben cinque chilogrammi al giorno di prede; ed è vergognoso che ami e lenze siano abbandonati sulle spiagge o in mare, con pericoli non solo per gli animali ma anche per le persone”.