“Se le api scomparissero dalla terra, all'uomo non resterebbero che 4 anni di vita”. Questa frase, attribuita ad Albert Einstein, la dice lunga sull’importanza di questi imenotteri: con l’impollinazione svolgono una funzione fondamentale per la conservazione della flora, contribuendo al mantenimento della biodiversità. Basti pensare che circa l’84% delle specie di piante e l’80% della produzione alimentare in Europa dipendono in larga misura dall’impollinazione. Le api, inoltre, rivestono un importantissimo ruolo ecologico perché la loro presenza è indice della qualità di un ecosistema.
Quale posto migliore, allora, per ospitare delle api se non l’Oasi di Biodiversità nata presso il parco-rifugio di Monza in via San Damiano? L'idea di Giorgio Riva, presidente dell'Enpa monzese e "papà" dell'Oasi, ha trovato realizzazione grazie all'incontro con Anna e Marinella, appassionate apicultrici. Da questa collaborazione è nato un progetto che finalmente ha visto la luce con l'allestimento di un mini-apiario sul lato ovest del recinto cavalli, tra piante già esistenti in modo da sfruttare la naturale ombreggiatura. La zona, recintata per tenere a distanza gli animali, indica chiaramente la presenza di un apiario (segnalato anche da autorizzazione Azienda Tutela Salute Monza) e comunque delimita un'area di rispetto, necessaria per il volo ascensionale delle api.