Coronavirus, Enpa: “Basta allarmi infondati e teorie sulla pelle degli animali!”

“In futuro bisognerà porsi il problema di alcuni animali che potrebbero essere fonte di infezione”. Ancora una volta virologi e scienziati gettano ombre sul mondo degli animali senza aver alcun tipo di evidenza scientifica. Questa volta l’allarme, che arriva sempre dalla stessa nota virologa che aveva parlato di contagiosità degli animali domestici e che all’inizio della pandemia ha più volte sottovaluto il rischio di contagio, tira in ballo gatti, maiali, visioni e furetti che potrebbero essere, forse in un futuro, fonte di infezione. L’Ente Nazionale Protezione Animali non intende restare a guardare mentre si fanno pubblicamente teorie e ipotesi, che abbiamo più volte visto essere poi risultate del tutto sbagliate, sulla pelle degli animali, gettando ombre su questa o quella specie a seconda della teoria del giorno.
Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa: “Generare allarmi infondati e diffonderli pubblicamente attraverso i media è inaccettabile! Non è difficile immaginare quali e quante conseguenze gravissime instillare il dubbio sulla contagiosità degli animali può portare allora perché, ci chiediamo, si continua a farlo? Quale interesse si cela dietro questa leggerezza e dietro questa incoscienza con cui si danno in pasto alla stampa nozioni assolutamente non verificate ed ipotetiche? Ah saperlo! Abbiamo già visto esperti e virologi sbagliarsi più volte e dichiarare l’esatto opposto di quello che avevano affermato in precedenza.

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